Nicola Biasi

Nicola Biasi nasce a Gennaio del 1981 in terra di vini. Siamo a Cormons, in Friuli Venezia Giulia, qui Nicola cresce presso l’azienda del Collio Roncada dove suo padre lavorava come enologo.


Si diploma presso l’Istituto Tecnico Agrario “Paolino d’Aquileia” di Cividale del Friuli lavorando al contempo presso l’azienda Jermann. Dopo il diploma, nel 2001 viene assunto come assistente enologo dall’azienda del Collio Zuani, di proprietà della famiglia Felluga.


Dopo cinque anni Nicola, con la voglia di scoprire sempre di più il mondo del vino, lascia il Friuli trasferendosi in Australia per lavorare come cantiniere durante la vendemmia della primavera 2006, nell’azienda Victorian Alps di Gapsted. Qui amplia le sue conoscenze enologiche, soprattutto nell’ambito della vinificazione del Syrah e dei vini bianchi in riduzione.


Tornato in Italia si sposta in Toscana a Castellina in Chianti, dove inizia la sua esperienza nella vinificazione del Sangiovese come capo cantiniere, presso l’Azienda Marchesi Mazzei.


La sua voglia di conoscere il mondo non si ferma, così nel 2007 vola in Sud Africa alla cantina Bouchard Finalyson di Walker Bay, dove, come assistente enologo, approfondisce ulteriormente le pratiche di vinificazione, questa volta dedicandosi a Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc. Una chiamata inaspettata riporta il giovane enologo in Toscana: assume la direzione dell’Azienda San Polo a Montalcino, nuova tenuta della famiglia Allegrini.


Nicola segue con successo sia la parte agronomica sia le attività in cantina, accrescendo progressivamente la sua competenza sul Sangiovese.


I suoi successi vengono premiati dalla famiglia Allegrini che, a partire dal gennaio dell’anno successivo, affida a Nicola anche la cura enologica dell’azienda Poggio al Tesoro di Bolgheri, Nicola Biasi Consulting srl avendo modo di mettere in pratica quanto appreso durante le sue esperienze all’estero sulle tecniche di vinificazione dei vitigni internazionali.


Il 2012 è l’inizio di un importante cambiamento. Nicola decide di rischiare mettendosi in gioco con un progetto tutto suo: il Vin de la Neu. Espianta le mele del nonno a quasi 1000 metri s.l.m. per dare spazio ad una varietà di vite resistente, lo Johanniter, che negli anni successivi renderà orgoglioso l’enologo della sua impavida scelta.


Grazie a questo progetto vince il Next in Wine 2015, il premio per i nuovi talenti della Vigna Italia assegnato da Simonit&Sirch Preparatori d’Uva e Bibenda.


Il Vin de la Neu, con la sua grinta innovativa e la sua produzione limitata, si fa spazio nel mondo del vino e la sua eccellenza viene riconosciuta da critici ed esperti di tutto il mondo.


Per citare l’ultimo traguardo, ad oggi il vino della neve, è stato selezionato da The Wine Hunter come candidato Platinum 2021, atto ad essere uno dei migliori 25 vini italiani, tra i 7.000 vini in assaggio, per il Merano Wine Festival. Nel 2016 arriva l’altro grande salto nel vuoto. L’ambizioso enologo decide di lasciare le tenute di Allegrini, per intraprendere la carriera di libera professione come enologo consulente. Crea la sua società, la Nicola Biasi Consulting, e si avventura nella sua nuova esperienza che lo porta a lavorar per importanti realtà in Toscana, Piemonte, Veneto, Friuli, Trentino e Marche.


La varietà delle esperienze professionali vissute, alcune delle quali al fianco di enologi di fama internazionale, hanno creato alte aspettative intorno al lavoro del giovane tecnico del vino, già in parte confermate dai brillanti risultati di alcuni vini frutto della sua passione. Il suo talento viene premiato durante la Vinoway Wine Selection 2021 come Miglior Giovane Enologo d’Italia e a giugno durante l’anteprima del Merano Wine Festival riceve l’ambito premio Cult Oenologist 2021, riservato ai 7 migliori enologi italiani. Il più giovane di sempre a ricevere questo riconoscimento. Nello stesso anno fonda la rete d’imprese Resistenti Nicola Biasi, un progetto che raggruppa al momento otto aziende vitivinicole differenti accomunate da un unico obiettivo: produrre vini di eccellenza praticando la vera e reale sostenibilità in vigna e in cantina, salvaguardando in maniera concreta l’ambiente.

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